Sono occorsi due anni per la sua pianificazione, la progettazione, lo sviluppo e la realizzazione, ma ora, dopo l’annuncio dello scorso mese di giugno, è finalmente arrivato. Si tratta del prototipo della C-01 la prima moto che porta il marchio Lotus.
Una moto che si differenzia da tutte le altre in circolazione, della quale verranno in seguito costruiti 100 esemplari per i quali sono già iniziate le prenotazioni in vista dell’arrivo sul mercato.
La C-01 monta un motore di 1200 cmc di cilindrata, con struttura a “V” di 75° ed è stata realizzata utilizzando materiali usati dall’industria aerospaziale come il titanio ed il carbonio.
La famosa casa delle auto di Formula Uno non ha realizzato il prototipo in proprio, ma ha concesso l’uso del proprio nome ed il proprio marchio alla tedesca Kodewa, pretendendo però che fossero rispettati rigidamente dei parametri prefissati.
La C-01 nasce da una idea di Colin Kolles della Kodewa, in collaborazione con il designer tedesco Daniel Simon che ha disegnato anche la Lightcycle del film Disney “Tron Legacy”, ed in precedenza la Bugatti Veyron. E la nuova moto a marchio Lotus, riprende gran parte del design futuristico e tondeggiante visto nel film, differenziandosi nettamente dalle forme più spigolose delle moto da corsa. Nella C-01 si ritrovano anche dei richiami alle vecchie moto che viaggiavano in passato sulle strade inglesi.
La due ruote della Lotus fa brillare gli occhi ai suoi futuri possessori, che sono ansiosi anche di mettere alla prova su strada i suoi 200 cavalli di potenza, cha accoppiati ai 180 kg di peso danno un rapporto peso/potenza veramente estremo, che si avvicina quasi al record detenuto con 200 cavalli e 155 chili da una moto italiana, la Ducati 1199 Superleggera, prodotta dalla casa di Borgo Panigale.
Certo chi aspira a possedere questa moto non avrà certamente il problema di verificare in anticipo il suo costo, che da recenti indiscrezioni, sembra possa aggirarsi sui 100mila euro, e nemmeno quello dell’assicurazione moto, ma segnerà certamente sul calendario la data nella quale potrà finalmente portarla in strada. Per quanto riguarda l’aspetto dell’assicurazione, viste le caratteristiche di potenza della C-01 si può ragionevolmente ipotizzare un costo annuale che superi abbondantemente i 1000 euro annui, anche se è necessario tenere conto sia dei vari massimali che della zona di residenza del proprietario. Un metodo valido per tutti per risparmiare sul costo delle polizze assicurative è però a disposizione di tutti gli utenti. Su pagine come questa si può infatti calcolare l’assicurazione per la moto, sia per la C-01, che per il resto degli altri modelli in circolazione, con la possibilità di confrontare in pochi click i prezzi offerti dalle varie compagnie, ottenendo quindi un congruo risparmio.
Il designer tedesco ha raccontato a Wired come nella C-01, che è essenzialmente una moto da strada, abbia cercato di fondere insieme i diversi elementi che caratterizzano una moto facendo sì che i vari elementi come la sella e la sua ergonomia, la linea del serbatoio, la coda, la fanaleria e l’aerodinamica, diventassero un “tutt’uno”. Il motore che equipaggia la C-01 è un KTM ed è abbinato ad un cambio con 6 rapporti; i freni montano due dischi da 320 mm sulla ruota anteriore e da 220 mm sulla ruota posteriore. Il passo della C-01 è di 1.645 mm.
Molto interessante la scelta dei colori, con tre possibilità di scelta: si va dallo smeraldo-giallo-verde, che ha caratterizzato le vetture inglesi al momento del loro debutto nel campionato di formula Uno, al nero-carbonio-oro che veste attualmente le monoposto della casa di Hethel, al bianco-rosso-blu che ricorda la Lancia Delta Integrale che partecipava ai Rally sotto l’egida della Martini Racing. Per i clienti che lo desiderano, la C-01 potrà essere personalizzata a piacimento con l’inserimento di fregi ed anche di appositi colori.
L’arrivo della due ruote Lotus al Salone di Ginevra ha anche messo a tacere tutte le voci che volevano che l’idea della C-01 restasse solo al livello di concept.
Secondo Colin Kolles la C-01 supera il concetto di moto, rappresentando quasi un modello artistico in movimento, ma nello stesso tempo è fantastica da guidare, come ha confermato anche il CEO dell’Holzer Group, Gunther Holzer che ha avuto la possibilità di provarla in anteprima.